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al testo di Enrico Dignani
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La Vita in-vita i presenti con questo suo rinnovato Natale, ad approfondire , abitare, con vivace grazia, i giorni e mesi a venire. Dicono le antiche campane: E' rinato il Salvatore, cavalca insieme alla Spada le Ere, con miti e riti, ha disciplinato gli usi e costumi, il Salvatore silente e la Spada presente. Gesù e il Manganello con lo stipendio le disegnano spaziose le nostre guance, per i molti e distanziati, che non bastano mai, baci abbracci free, per superare questo pandemico Natale, fine di capitoli di storie, che vanno concluse. Festa con chiasso di luci, e allegre gratificazioni per il relativo benessere, nel feriale interrotto. E' Natale, armistizio nella guerra delle ragioni, si brinda senza abbassare le mascherine, festa presidio del banale serioso, contabilità faticosa di ricordi, anche il millantato piccolo benessere delle mie abitudini brinda senza argomenti al domani, si festeggia senza l'abito da sera, ci giustifica l'albero di natale. Usanze, riti, cerimonie, credenze, le famiglie attraversano dicembre, la vita spettinata da pettinare, i piatti da lavare e quello che c'è. La Fortuna non fa domande stupide, ci capisce. Quindi, Angelo Santo stammi vicino, dammi la mano che sono piccino. |
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